Gli knishes sono dei panzerotti, di forma e dimensioni molto variabili (vi spiego bene nella ricetta), fatti di pasta sottile simile a quella del pane e ripieni di patate (queste sempre, tanto costano poco!), grano saraceno, cipolla, crauti, formaggio o altri ingredienti: sono tipici della cucina ebraica ashkenazita e, dall’inizio del Novecento, di quella americana.
Come si capisce dalla foto, gli knishes non sono molto diversi – almeno come idea – dai cornish pasty inglesi, dalle empanadas sudamericane, dalle borekas mediorientali, dai samosa indiani, dai pierogi dell’Est Europa (da cui probabilmente traggono origine): diciamo che sono il classico cibo povero, perfetto per riciclare gli avanzi, che però si trasforma agilmente anche in un antipasto semplice e buono, da mangiare con le dita, per un rinfresco o un buffet. Non stupisce, insomma, che esista qualcosa di simile in praticamente qualsiasi cucina locale.
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